USB: liberare i palestinesi prigionieri nelle carceri israeliane. Mercoledì 27 alle 17 diretta online
L’Unione Sindacale di Base sostiene la campagna internazionale per la liberazione dei 4400 prigionieri palestinesi, molti dei quali bambini, detenuti nelle carceri israeliane. Mercoledì 27 gennaio alle 17, in diretta online sul sito e sui canali social di USB, dibatteranno dell’argomento Cinzia Della Porta (Dipartimento Internazionale USB), Arturo Salerni (Progetto Diritti) e Bassam Saleh (giornalista palestinese).
I 4.400 palestinesi detenuti sono in costante isolamento e recentemente Israele ha inasprito ulteriormente la loro condizione, approvando una legge che impone condizioni più severe. Dall'inizio della pandemia non sono state prese misure per proteggere questi prigionieri, lasciati in balia del Covid-19. La conseguenza è stata la diffusione incontrollata del virus.
I motivi della detenzione sono legati alla costante resistenza opposta a un terribile sistema segregazionista che fa impallidire il ricordo dell’Apartheid sudafricano. In Palestina ogni ora è scandita da omicidi e soprusi, all’interno di un vero e proprio embargo economico, medico, alimentare, portato avanti dall’esercito e dalle bande di coloni che occupano le terre storiche dei palestinesi. L’obiettivo è l’allontanamento, con ogni mezzo necessario, del massimo numero possibile di palestinesi dalla terra nella quale sono nati e vissuti per millenni.
Dal 2000 si stima che circa 12.000 bambini palestinesi siano stati arrestati dalle forze israeliane nella Cisgiordania occupata. Molti di essi sotto i 12 anni, detenuti per futili motivi nelle prigioni militari. In alcuni casi vengono arrestati anche bambini di 6 e 7 anni. L’esercito sionista porta davanti ai tribunali militari 500-700 bambini palestinesi ogni anno, e in media 200-300 bambini sono detenuti ogni mese nelle prigioni israeliane.
Le condizioni in cui vengono arrestati, interrogati, detenuti e processati violano i più elementari elementi del diritto internazionale, il quale stabilisce che i tribunali militari possono essere utilizzati per perseguire i civili solo temporaneamente.
La quarta Convenzione di Ginevra sulla protezione dei civili in tempo di guerra e la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo prevedono misure di protezione specifiche per i bambini in detenzione.
Israele è l'unico paese a processare i bambini nei tribunali militari senza adeguate garanzie. Anche in questo caso, l'obiettivo evidente è quello di diffondere il terrore tra le nuove generazioni di palestinesi, arrecando intenzionalmente danni psicofisici irreparabili per il resto della vita a decine di migliaia di loro.
La Federazione Sindacale Mondiale lotta da sempre per il riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente. Per dare continuità e forza a questo imprescindibile obiettivo di solidarietà umana ed internazionalista, dobbiamo intensificare la nostra lotta contro questo comportamento criminale, chiedendo il rilascio immediato di tutti i prigionieri palestinesi, specialmente i bambini.
Libertà per i prigionieri palestinesi e per i bambini prigionieri del sistema di apartheid sionista israeliano
USB Dipartimento Internazionale