La Unione Sindacale di Base saluta le lavoratrici e i lavoratori in sciopero giovedì 19 gennaio contro la riforma del sistema pensionistico del governo Macron.

In linea con le direttive dell’Unione Europea di riduzione dei costi dei sistemi pensionistici dei vari Paesi anche in Francia si cerca di allungare l’età della pensione, di aumentare il periodo contributivo necessario e di ridurne l’importo. Tutto ciò non è giustificato dalla situazione economica ma dalla necessità di spostare risorse dal welfare alle spese per armamenti e per sostenere l’Unione Europea nella competizione interimperialista.

L’USB sostiene e condivide la piattaforma di lotta su cui è stato convocato unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali Francesi lo sciopero generale e la giornata di mobilitazione in tutta la Francia

In Italia, dove le organizzazioni sindacali gialle hanno impedito che si tenessero scioperi e mobilitazioni per respingere le riforme delle pensioni.Nonostante le lotte e gli scioperi organizzati dalla USB e dalle organizzazioni di base,queste sono passate con il benestare dei sindacati collaborativi aderenti alla CES e oggi la condizione dei lavoratori e dei pensionati è peggiorata: l’età della pensione è fissata a 67 anni e aumenterà automaticamente all’aumento della speranza di vita, è stato introdotto il metodo contributivo che lascerà i precari e chi non trova lavoro fin da giovane senza il sostegno pensionistico, la pensione minima non raggiunge i 600 euro mensili. La povertà dilaga tra gli anziani, tra i precari, tra le donne.

Anche in Italia come in Francia la riforma è stata motivata da inesistenti esigenze economiche, ma il vero obbiettivo era quello smantellare il sistema previdenziale pubblico per poter far affermare la previdenza privata attraverso Fondi previdenziali gestiti congiuntamente da padronato e sindacati gialli.

La vostra lotta è la nostra lotta

Giù le mani dalle pensioni

Respingiamo i diktat dell’Unione Europea.

Unione Sindacale di Base