Roma ospiterà dal 6 all’8 maggio 2022 il 18° congresso della Federazione Sindacale Mondiale, organizzato da USB
Dal 6 all’8 maggio 2022 si ripeterà a Roma un evento straordinario, realizzato in precedenza solo nel 1949 con la Cgil di Giuseppe Di Vittorio: l’Italia ospiterà infatti il XVIII congresso della Federazione Sindacale Mondiale, organizzato dall’Unione Sindacale di Base.
Saranno a Roma 300 delegati in rappresentanza di 133 paesi e di 115 milioni di iscritti in tutto il mondo, ai quali si aggiungeranno altri 300 delegati collegati in diretta streaming, una limitazione resa necessaria dalle difficoltà legate alla pandemia.
L'unica volta che l'Italia ha ospitato un’assise mondiale della FSM (acronimo inglese WFTU, World Federation of Trade Unions) è stato 73 anni fa, nel 1949 a Milano in occasione del secondo congresso, quando a presiedere la Federazione Sindacale Mondiale era Giuseppe Di Vittorio, segretario generale della Cgil unitaria.
Da allora nonostante le scissioni guidate negli anni '50 dal sindacato americano AFL e dalle TUC britanniche, la FSM si è sviluppata senza sosta in tutto il mondo superando con slancio anche la fine dell'URSS. Dal 1961, anno in cui la Cgil lasciò il sindacato internazionale di cui era stata fondatrice e guida nel dopoguerra, solo nel 2010 si è ristabilito e consolidato il rapporto con i lavoratori e le lavoratrici italiane, grazie all’adesione della Confederazione USB.
Ora il Consiglio presidenziale della FSM, riunito il 1° e 2 febbraio scorsi, ha deciso di affidare all'USB l'organizzazione del congresso mondiale. I delegati in presenza saranno in numero ridotto rispetto ai più recenti congressi de L' Avana, di Atene e di Durban (Sud Africa) a causa delle difficoltà legate alla pandemia di Covid-19, ma la partecipazione attiva, con possibilità di intervenire da remoto, sarà garantita anche a chi non potrà essere fisicamente a Roma.
Confederazione USB