Quando la lotta è donna: delegazione della USB al meeting internazionale di Parigi
Si è conclusa sabato 9 MARZO, con la visita agli eroi della “Commune de Paris” presso il cimitero del Père-Lachaise a Parigi, una settimana all’insegna della lotta, della solidarietà e della sorellanza.
Il primo ringraziamento va alla CGT per aver organizzato quest’iniziativa importantissima che si è svolta nelle giornate dal 4 al 9 marzo 2024 con incontri con le strutture del sindacato in diversi dipartimenti della CGT (Paris-Montparnase, Val de Marne, Versailles, Paris Austerlitz), con la commemorazione di Pierre Semard, Segretario Generale della Federazione CGT dei “cheminots”, fucilato dai nazisti, simbolo della Resistenza, per poi arrivare alla grandissima manifestazione a Parigi l’ 8 marzo, giornata internazionale per la lotta dei diritti delle donne.
Il meeting si è svolto alla presenza di una delegazione internazionale, con donne, lavoratrici, militanti che hanno portato la testimonianza della situazione dei diritti delle lavoratrici nei propri paesi di provenienza.
Un viaggio alla scoperta della lotta delle operaie inglesi rappresentate dalla RMT, della lotta e del movimento di ribellione in un paese difficile come gli USA, con la delegata del sindacato AFL-CIO delle insegnanti di Mineapolis, che ha testimoniato che la violazione dei diritti per coloro che appartengono alle classi popolari è all’ordine del giorno, della lotta delle donne nel settore del lavoro privato della compagna francese della CGT Ile de la Réunion, dell’attività sindacale della compagna vietnamita, direttrice del dipartimento degli affari femminili della CGTV, della straordinaria testimonianza della creazione del primo sindacato guidato da una donna in India (CITU) e di quanta strada ancora c’è da fare per poter estendere i diritti e la libertà ad ogni donna, la compagna Palestinese Suzan Tayseer Salam del NUPW e membro del Precidential Council della FSM che, con la sua testimonianza ha fatto toccare in maniera viva le atrocità che sta subendo il popolo palestinese che ricadono ancora più violentemente su donne e bambini e, infine la testimonianza di Sonia Sale della USB, circa le lotte e le iniziative che USB porta avanti in tutta Italia.
Per i sindacati di classe la tutela dei diritti della donna è centrale.
Da un punto di vista dei diritti è tangibile che la condizione della donna lavoratrice sia svantaggiata. Non si tratta di luoghi comuni ma, sono i dati statistici a confermarlo.
L'ISTAT ci dà una fotografia della situazione in Italia in relazione agli altri paesi europei e sebbene la condizione lavorativa della donna sia svantaggiata anche nel resto d'Europa le differenze registrate in Italia sono maggiori, proprio a causa dei salari più bassi rispetto al resto d’Europa.
Parliamo di differenze salariali ma, anche di mancanza di possibilità di crescita professionale, di stabilizzazione: la maggior parte delle donne ha contratti a tempo determinato e part-time e questo determina inevitabilmente una condizione di svantaggio e di discriminazione.
Inoltre capita frequentemente che siano le donne ad essere vittime di abusi sui luoghi di lavoro. Violenze non necessariamente di carattere fisico ma, anche, di carattere psicologico e non è sempre facile denunciare una situazione di abuso e/o violenza perché nella maggior parte dei casi si preferisce restare in silenzio per paura di perdere il posto di lavoro: la precarietà favorisce la ricattabilità.
In alcune Province d'Italia, USB, in via sperimentale, ha avviato l'apertura di sportelli antiviolenza che garantiscono un'assistenza sindacale, proprio con l'obiettivo di far emergere tutte quelle situazioni di abusi sui luoghi di lavoro.
In Italia nessun'altra organizzazione sindacale ha uno sportello antiviolenza che si occupi di fornire assistenza sindacale.
Si è parlato del blitz organizzato da USB con cui è stato interrotto il Consiglio Comunale per costringere l'Amministrazione a prendere una posizione su un fatto gravissimo, come riportato dalla stampa, che vede indagato per violenza sessuale ai danni di una dirigente, il Presidente della Società di Igiene Ambientale AMA, il quale risulta non sospeso dal proprio ruolo, chiedendone appunto le dimissioni.
Si è parlato dello Sciopero Generale del Pubblico Impiego e del Lavoro Privato indetto da USB come ogni 8 marzo e, delle manifestazioni a cui USB ha partecipato.
Come a Roma ad esempio, USB ha organizzato una manifestazione in supporto a circa 5000 educatrici delle scuole materne che rischiano il posto di lavoro per poi confluire nella manifestazione organizzata dall’associazione femminista “Non Una di Meno”.
USB è vicina a tutte quelle associazioni femministe, come “Donne di Borgata” che si occupano di denunciare i disagi causati dalle inefficienze di un sistema assistenziale che, essendo maggiormente privatizzato, non è garanzia di tutela soprattutto per le giovani donne o per le donne in condizioni di difficoltà.
USB è stata presente nella giornata dedicata ai diritti delle donne ma lo è tutti i giorni dell’anno ed è per questo che è stato importante essere presenti a quest’iniziativa internazionale sui diritti delle donne perché si è trattato di un momento di condivisione e di costruzione di relazioni internazionali, di conoscenza ed approfondimento di realtà differenti che dimostrano ancora una volta che la lotta paga sempre.
iniziative importanti per costruire un percorso politico-sindacale e umano che ha l’obiettivo di far si che ogni donna in ogni parte del mondo possa conquistare i propri diritti e la propria dignità.
Perché fino a quando tutte le donne in ogni parte del mondo non avranno la libertà, nessuna donna può sentirsi veramente libera.
ALLA LOTTA
Unione Sindacale di Base