Il PAME denuncia il tentativo di zittire i  lavoratori italiani e il loro diritto a lottare per la tutela della loro salute e della loro vita.

In particolare, la cosiddetta "Commissione  di garanzia sul  diritto di sciopero" (CGSSE) che si è mossa legalmente contro il sindacato USB in occasione dello sciopero del 25 marzo. Il CGSSE sostiene che convocare uno sciopero durante una pandemia contribuisce a creare un più ampio clima di insicurezza e innumerevoli danni alla comunità e alle imprese.

In queste difficili condizioni, l'attacco dei padroni e  del governo contro i sindacati militanti italiani, contro l'USB dimostra che per assicurarsi l loro  profitto gli industriali non si fermano davanti a nulla.

I lavoratori in Italia, soprattutto medici e operatori sanitari, sono entrati in sciopero il 25 marzo scorso chiedendo la chiusura delle industrie del nord italia non indispensabili  che sono state trasformate in centri di morte.

Infatti, i medici che da settimane lottano con la morte hanno scioperato simbolicamente per un minuto con il messaggio "Non posso scioperare, fatelo per me", sottolineando l'importanza di prendere provvedimenti per proteggere la vita dei lavoratori e delle persone.

Questa situazione  dimostra che anche in caso di pandemia, gli industriali e i governi ne approfittano per promuovere misure per limitare i diritti dei lavoratori.

Invece di mettere in quarantena le grandi industrie che uccidono la salute pubblica, cercano di mettere in quarantena i diritti dei lavoratori. Vogliono mettere a tacere il diritto dei lavoratori a rivendicare  e prendere misure per proteggere la loro salute e i loro diritti.

Gli sviluppi in Italia rivelano l'ipocrisia degli appelli all'"unità nazionale" ma anche le ripetute dichiarazioni di "responsabilità individuale".

E' responsabilità dello Stato e dei governi proteggere la salute pubblica chiudendo le industrie e le imprese che si dedicano alla criminalità di massa contro la società.

PAME esprime il suo sostegno e la sua solidarietà al popolo italiano.

Siamo grati  ai lavoratori e in particolare ai medici e a tutti gli operatori sanitari e sociali per la grande lotta che stanno portando avanti per la tutela della salute della popolazione italiana.

Esprimiamo la nostra solidarietà al sindacato USB e alla grande lotta che esso conduce per difendere la vita e la salute dei lavoratori italiani e condanniamo qualsiasi persecuzione contro i lavoratori militanti e i sindacati.