L’intervento USB al congresso nazionale dell’Associazione Italia-Cuba
La rivoluzione cubana ha avuto inizio con una rivolta popolare che ha messo insieme i lavoratori e i contadini dell'isola, che guidati dai leader rivoluzionari Fidel, Che Guevara, Raul e Camilo e tanti altri giovani rivoluzionari hanno voluto dare il benservito alla dittatura di Batista sostenuta dagli Stati Uniti.
Alla base di questa storica vittoria rivoluzionaria, che ancora oggi è una spina nel fianco dell’imperialismo e riferimento fondamentale di tutti movimenti popolari e progressisti, era l’unità delle forze popolari, dei contadini e della classe lavoratrice consapevole di liberarsi dalle catene dell’imperialismo.
Ma la rivoluzione cubana è andata oltre, ha messo in discussione, poco tempo dopo, il modo di produzione capitalista, la forma economica e sociale basata sul profitto e sulla sopraffazione del ricco sul povero, ha costruito una società più giusta e basata sui valori della eguaglianza e della solidarietà, ha costruito una società basata sui principi del socialismo, e ha visto come protagonista fin dal suo inizio la classe lavoratrice che ha emancipato l’intera classe popolare.
È su questi principi che l'Unione Sindacale di Base ha costruito il proprio percorso di organizzazione sindacale indipendente, un’organizzazione che ha sposato la lotta di classe dei subalterni contro i soprusi del sistema capitalistico e che sta lottando strenuamente oggi, nel 21° secolo , per la difesa dei diritti dei lavoratori italiani e in difesa dei lavoratori di tutto il mondo, e per questo ha tra i suoi valori fondanti l'internazionalismo e la solidarietà di classe con tutti i popoli fratelli.
È per questo che insieme alla CGT cubana con grande onore siamo parte integrante della Federazione Sindacale Mondiale che rappresenta centinaia di milioni di lavoratori nel mondo e che nel Congresso Mondiale svoltosi quest'anno a Roma, proprio organizzato dall'USB, ha ribadito l'importanza di essere una federazione di sindacati che basano il proprio operato al fianco della classe operaia di tutto il mondo, contro l'imperialismo e per la solidarietà internazionalista, valore e bandiera che la rivoluzione cubana non ha mai smesso di abbassare!
Oggi siamo in un periodo drammatico con una guerra che è tornata vicino ai nostri confini e di cui nessuno può prevedere gli sviluppi, ed è naturale che il nostro sindacato, come le centinaia di organizzazioni sindacali impegnate nella difesa della pace e della possibilità di una vita dignitosa per tutta la classe operaia, chiede con forza la fine della guerra in Ucraina, come al tempo stesso chiede la fine dell'aggressione israeliana in Palestina, la fine di ogni aggressione da parte dei paesi imperialisti contro i popoli africani e del Sud del mondo, contro il popolo curdo, la fine di ogni azione sabotatrice attuata continuamente contro paesi sovrani che rifiutano il modello capitalista dell'Occidente, di una democrazia imposta con le armi.
L'Unione Sindacale di Base è al fianco della rivoluzione cubana contro il criminale blocco degli Stati Uniti, ed è stata al fianco della brigata dei medici Henry Reeve, nella sua missione di aiuto all'Italia durante la drammatica crisi del Covid, organizzando numerosi eventi e conferenze con molte nostre federazioni per appoggiare la proposta di assegnazione del Nobel per la pace ai medici cubani!
L'Unione Sindacale di Base è al fianco dell'Associazione di amicizia Italia Cuba con cui condivide lo spirito della solidarietà e della cooperazione con Cuba, ma soprattutto ne condivide il pieno appoggio agli ideali e alle azioni della rivoluzione cubana.
Unione Sindacale di Base