Il sindacato israeliano chiede di rimuovere i funzionari pubblici che criticano le operazioni di guerra contro il popolo palestinese
Il sindacato israeliano Histadrut ha diffuso una nota in cui chiede che i funzionari e i lavoratori pubblici che facciano “qualsiasi dichiarazione/azione/sostegno alle organizzazioni terroristiche di funzionari pubblici contro lo Stato di Israele” vengano rimossi. In quella che viene presentata come l’unica democrazia del medio oriente, evidentemente, è impossibile esercitare ogni diritto di critica verso le politiche colonialiste e di massacro contro il popolo palestinese, pena la perdita del lavoro incoraggiata dallo stesso sindacato.
A nostro avviso questa altro non è che l’ennesima dimostrazione di quanto dietro la falsa retorica dello stato israeliano si nasconda una realtà fatta di strage apartheid e morte per i palestinesi. In questi giorni in cui è ripresa con nuova violenza l’aggressione della striscia di Gaza USB si stringe in solidarietà al popolo palestinese, ribadendo il suo sostegno alla popolazione colpita da costanti bombardamenti, così come la ferma e totale condanna dell’operato dello stato israeliano.
Histadrut, lo ricordiamo, è membro della ITUC-CSI, sindacato internazionale di cui fanno parte anche i sindacati confederali italiani e che non ha mai condannato il massacro del popolo palestinese e ha sempre mantenuto una posizione equidistante.
Alleghiamo la nota di Histadut originale e tradotta.