L'intervento di Leonardi (USB) al congresso del PEO a Nicosia del 6 e 7 dicembre 2012

A nome dell’Unione Sindacale di Base di Italia saluto la Presidenza del 26 congresso del PEO, i delegati,  le delegazioni internazionali.


E’ per noi un onore partecipare ai lavori del vostro congresso in un momento veramente difficile per tutti i popoli e tutti i lavoratori europei. La crisi di sovrapproduzione di capitale che sta investendo l’Europa ha prodotto un forte arretramento del movimento dei lavoratori nella difesa dei propri diritti e di tutti i popoli europei.


Per questo è necessario il rafforzamento dei sindacati di classe e rendere più forti i legami tra le organizzazioni di classe di tutta Europa e di tutto il mondo.  Per questo siamo, come voi, con convinzione all’interno della Federazione Sindacale Mondiale e lavoriamo per la sua crescita e la sua affermazione sia in Europa che nel mondo.


Siamo convinti che il PEO mantiene intatta la sua forza e la sua determinazione nella battaglia per la difesa dei lavoratori ciprioti e siamo convinti che "Cyprus is not for sale and its people have dignity," said President Demetris Christofias.


Le politiche aggressive della Troika stanno mettendo in ginocchio i popoli del sud d’Europa. In Grecia, in Spagna, in Portogallo, in Italia i governi nazionali stanno accettando tutte le richieste di riduzione del debito da realizzarsi attraverso lo smantellamento del welfare, la riduzione dei salari, i licenziamenti, l’aumento della disoccupazione, la riduzione delle pensioni e l’aumento dell’età per andare in pensione. Di fatto i governi nazionali sono commissariati dall’Unione Europea, dalla banca Centrale europea, dal Fondo Monetario Internazionale e i popoli e i lavoratori europei non hanno possibilità di intervenire che con le lotte e gli scioperi.


In Italia, un governo di banchieri e di tecnocrati, non eletto dal popolo ma imposto dall’Unione Europea ha modificato in profondità le norme che regolano i rapporti di lavoro, il diritto ad andare in pensione, la contrattazione collettiva, le politiche di welfare. Il governo italiano, che si autodefinisce tecnico, è sostenuto comunque da quasi tutti i partiti presenti in parlamento che hanno accettato e condiviso le scelte dell’Unione Europea.


Le organizzazioni sindacali italiane affiliate alla CES non si sono opposte concretamente a queste politiche ed hanno disarmato i lavoratori che non sono mai stati chiamati a lottare per impedire l’applicazione delle scelte provenienti dall’Unione Europea e dal capitale.


Nei prossimi mesi in Italia si terranno le elezioni politiche e molte elezioni amministrative locali. In questa scadenza non ci sarà la presenza di liste di classe. Tutti i partiti e le coalizioni politiche che parteciperanno alle elezioni hanno nel proprio programma il rispetto del Fiscal compact, del pareggio di bilancio e l’accettazione delle politiche restrittive richieste dalla Troika. La USB si batte in Italia per non pagare il debito, per respingere le politiche dell’unione europee, per far crescere in Italia il sindacalismo di classe e ricostruire un’opposizione di classe nel nostro paese e in tutta Europa.


 

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On behalf of Italy’s “Unione Sindacale di Base” (USB) I wish to greet the Presidency of the 26th PEO Congress, as well as delegates and international delegations.


It is a great honour for us to participate in the works of your Congress at such a hard time for all European people and workers. The capital overproduction crisis, which is hitting Europe, has led to a downgrading for the workers’ movement, in the defence of their own and all European peoples’ rights.

 
This is the reason why class unions must be strengthened and closer links must be established between class organisations in Europe and the whole world. This is also the reason why, like you, we are convinced members of the World Trade Union Federation and we are endeavouring for its growth and success both at European and world levels.


We are convinced that PEO keeps intact its strength and determination in the fight for defending Cypriot workers and we are also convinced that "Cyprus is not for sale and its people have dignity," as said by President Demetris Christofias.


The Troika’s aggressive policies are bringing South European peoples to their knees. In Greece, Spain, Portugal and Italy, national governments are accepting all debt reduction requests to be achieved by dismantling the welfare system, cutting wages, dismissing workers, increasing unemployment, cutting pensions and raising retirement age. National governments are de facto subjected to the strict control and supervision of the European Union, the European Central Bank (ECB) and the International Monetary Fund (IMF) and European peoples and workers can only respond with struggles and strikes.


In Italy, a bankers’ and technocrats’ government - not elected by the people, but imposed by the European Union – has radically changed the rules governing working relations, the right to pension, collective bargaining and welfare policies. Nevertheless, this self-proclaimed technocratic government is supported by almost all parties represented in Parliament, which have accepted and shared E.U. choices.


The Italian unions affiliated to the ETUC have not concretely opposed these policies and have disarmed workers, who have never been called upon to fight against the implementation of the choices made by the European Union and capitalists.

Over the next few months general elections, as well as many local elections, will be held in Italy. No class lists of candidates will be presented in those elections. All political parties and coalitions’ platforms for these elections include compliance with the Fiscal Compact, the balancing of accounts  and acceptance of the restrictive policies imposed by the Troika. Italy’s USB is fighting not to repay the debt, reject E.U. policies, make class unionism grow in Italy and rebuild class opposition both in Italy and Europe.